Centralità Urbana del Santa Maria della Pietà

Presentazione Centralità Urbana Santa Maria della Pietà – 11,6 Mb

Premessa

La vasta area che include il Complesso dell’ex-ospedale psichiatrico del Santa Maria della Pietà, le aree verdi di proprietà della Città Metropolitana sulla porzione nord-ovest, l’area dell’ex-campo sportivo e le aree di AMA e Villaggio Lombroso sulla porzione sud-ovest è stata classificata nel Piano Regolatore Generale di Roma Capitale come una “Centralità da pianificare”, per la quale il PRG prevede come destinazione d’uso Servizi al 100%, tra Direzionalità pubblica, Attrezzature universitarie, turismo e ricettività.

L’art. 60 delle Norme Tecniche di Attuazione del PRG, prevede per la pianificazione di tali centralità l’obbligatorietà di un Progetto Urbano (art. 16 NTA), preceduto da uno Schema di assetto preliminare da sottoporre ad una consultazione preventiva di tutti i soggetti portatori di interesse. Tali consultazioni avvengono mediante conferenze istruttorie e secondo le modalità di partecipazione stabilite dal Regolamento di cui all’art.15, comma 8 (C.C. n. 57 del 2 marzo 2006 – Regolamento comunale sulla partecipazione, attualmente in vigore).

In tale ottica Roma Capitale, Regione Lazio, ASL Roma 1, Città Metropolitana di Roma Capitale, Municipio XIV – Monte Mario hanno sottoscritto, nell’agosto 2018, un Protocollo di intesa finalizzato alla realizzazione e alla gestione, in forma condivisa e partecipata, del Progetto Urbano della Centralità Urbana “Santa Maria della Pietà”, avviando così un processo di confronto e di progettazione per la riqualificazione dell’area e la valorizzazione della sua funzione pubblica e socio-culturale.

Per favorire la partecipazione dei cittadini a questo percorso è stata anche istituita la Casa del Municipio all’interno del Centro Sociale Anziani Monte Mario, mettendo a disposizione dei cittadini un luogo dove poter trovare tutte le informazioni utili per dare il proprio contributo.

La Centralità, servita dalla ferrovia regionale FL3 Roma-Viterbo con le stazioni “Roma Monte Mario” e “San Filippo Neri” è vicina alla via Trionfale, sulla quale confluiscono via di Torrevecchia, il Passante a Nord-Ovest, via della Pineta Sacchetti e gran parte della viabilità locale di settore ed è compresa tra due vaste aree verdi: a nord il Parco dell’Insugherata, in continuità con il Parco Regionale di Vejo e con il Parco Regionale di Bracciano-Martignano e, a sud, la Riserva Naturale Regionale di Monte Mario e il Parco Regionale Urbano del Pineto.

Il progetto è quello di fare del comprensorio del Santa Maria della Pietà un polo di riferimento metropolitano, valorizzando e potenziando le caratteristiche ambientali e agricole del luogo, il patrimonio archeologico, le peculiarità storiche, artistiche e culturali e incentivandone le potenzialità turistiche e ricettive anche con la creazione di spazi pubblici e di servizi al cittadino.

Notevole importanza caratterizzante è costituita dal comprensorio immobiliare dell’ex ospedale Psichiatrico Santa Maria della Pietà, edificato nei primi anni del 900 nel quadro dello sviluppo del sistema socio sanitario della città di Roma, caratterizzato da una straordinaria unitarietà e riconoscibilità urbana e funzionale, che lo rende unico nel panorama dell’edilizia pubblica sanitaria.

Il Comprensorio è costituito da trentacinque padiglioni (dodici di proprietà della Regione Lazio e venticinque di proprietà della ASL Roma 1), isolati all’interno di un vasto parco oggi gestito e manutenuto, unitamente ai servizi comuni, dall’azienda sanitaria. Il complesso di Santa Maria della Pietà, ormai inglobato nel tessuto urbano della città, rappresenta una grande opportunità di socialità e di incontro per le comunità locali che vi fanno riferimento. Per la loro funzione pubblica protrattasi nel tempo i Padiglioni dell’ex ospedale psichiatrico sono sottoposti a vincolo storico e il vasto parco dove sono presenti singolarità botaniche e faunistiche, è sottoposto a tutela paesaggistica.

Le condizioni del patrimonio immobiliare sono tali da rendere necessari interventi di ristrutturazione in numerosi padiglioni posti all’interno del Comprensorio del Santa Maria della Pietà, in assenza dei quali da un lato è precluso l’utilizzo di ampi spazi destinabili a servizi per i cittadini, dall’altro si acuisce il degrado fisico e funzionale di tali spazi, di grande rilievo storico, urbanistico e sociale.

Dalle vocazioni della Centralità allo Schema di Assetto Preliminare

Con lo studio di fattibilità redatto nel 2018/2019 e attraverso il successivo percorso di partecipazione svolto nel corso del 2019, sono state focalizzate le vocazioni dell’area della Centralità.

La sua configurazione come una cerniera tra la città edificata e la sua campagna rende quest’area un punto strategico per l’inserimento di funzioni che valorizzino tali potenzialità e sviluppino reti di relazioni a scala differenziata, capace di funzionare per sé e per tutte le altre attività ad esso collegate diffuse sul territorio comunale.

Attraverso la ricognizione delle risorse territoriali, l’individuazione delle vocazioni già presenti, il rafforzamento delle relazioni e la ricucitura delle trame antropiche e naturalistiche del paesaggio, il complesso monumentale di Santa Maria della Pietà potrà diventare polo d’eccellenza di riferimento internazionale e allo stesso tempo occasione unica di rigenerazione del contesto urbano in cui si colloca, garantendo al contempo la tutela dei valori storico-architettonici, ambientali e culturali del sito.

Il progetto, dunque, tende a valorizzare anche questi aspetti, integrando in un mix funzionale equilibrato le funzioni per la food policy, quelle per il benessere delle persone, quello turistico ricettivo.

Definite le vocazioni, al momento è in corso di redazione lo Schema di Assetto Preliminare della Centralità che sarà poi oggetto di un articolato processo di partecipazione a norma del Regolamento comunale sulla partecipazione.